mercoledì 23 marzo 2011

Paese che vai, comida che trovi

Ieri, dopo la puntata in radio, io e il negro siamo andati a pranzo con alcuni colleghi giornalisti. Arriviamo al ristorante in taxi e gli altri - un reportero di Salina Cruz accompagnato da una squinzia che sembrava uscita dalle Destiny's Hens, e un amico del negro attualmente disoccupato - ci raggiungono poco dopo. Hanno scelto un posto dimenticato dall'uomo, un angolo di pace e tranquillità interrotta dal ronzio delle api in lontananza e dal baldo girovagare di un'anatra indispettita dai continui attacchi di una perrita di dimensioni minuscole ma altrettanto impavida.

Gli uomini ordinano due porzioni di machaca de pescado, una sorta di pesce affumicato servito in tenere striscioline di carne, con il quale si cosparge una fetta di tostada fatta in casa e si aggiunge una salsa di pomodoro piccante in piccole o grandi quantità, a seconda del gusto e del coraggio, e volendo una spruzzata di limone. Non c'è modo di descrivere la bontà dell'unione di questi semplici elementi. Solo più tardi, dopo essermi leccata i baffi e le dita della mano, scopro di aver mangiato una manta raya. "Io una volta ho nuotato con una manta raya…", dico ripensando a quando, con Wolf, abbiamo passato mezzora in compagnia di questa specie meravigliosa delle acque, quando ancora stavamo facendo il corso di rescate PADI.

Vedendo la mia espressione meravigliata, Pancho, Villa e Marisol si sporgono sul tavolo per guardarmi da vicino e mi iniziano a chiedere a raffica: "E la tartaruga l'hai mangiata?" "No" "E le uova di tartaruga?" "No" "E l'armadillo?" "No" "E la minilla, quel piatto delizioso che fanno con la carne macinata di squalo?" "No" "E l'iguana? L'hai mai mangiato?" "No" "Non hai mai mangiato l'iguanaaa?" "…" "Ma non sai che ti sei persa!" Pancho inizia a descrivermi la maniera in cui viene cucinata la carne di quel simpatico rettile e mi assicura che dopo averla mangiata mi trasformerò in una cacciatrice di iguana. "È meglio che tuo marito ti nasconda machetes, pantaloni da battaglia e boots. Già ti ci vedo, guerrillera, in mezzo alle foreste, a dare la caccia agli iguana. Con gli elicotteri che volano nei cieli alla ricerca di quell'italiana clandestina che una volta lavorava in radio…"

Si dice che chi mangia iguana a Huatulco non lascerà mai più questo luogo. Prima o poi lo farò, e allora... hasta la vista, amigos!



2 commenti:

  1. ahahahah se impari a cucinarla me la offri. Altroché Pyttipanna!

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  2. En serio! Comunque questi se magnano tutto... Poveri animaletti. Meno male che perlomeno è illegale. Chi viene beccato a cacciare un'iguana si piglia 5 anni di carcere.

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